sabato 18 settembre 2010

Choices.

A volte mi fermo a pensare e mi chiedo: "E se non fosse questo il mio destino? E se stessi sbagliando tutto? E Se dovessi seguire quello che suggeriva il mio cuore? E se fosse tutto già scritto? O se dovessi solo lasciarmi guidare dal mio istinto?". 
Non si trovano risposte e forse non le avrò mai. Nella vita si cambia e cambiano le persone che ci sono attorno continuamente. Ed è giusto che sia così. Cambia il sole ogni giorno, cambia l'aria, cambiano le stagioni, cambiano le città,  cambiano i vestiti, cambiano le persone e cambiamo noi. E' un ciclo continuo, che si ripete sempre, ma sempre in maniera diversa. A volte ho paura del vuoto, ho paura del nero, dell'incerto, di non sapere chi sarò, con chi sarò.. E' una paura che mi assale all'improvviso. Ma poi penso che devo smettere di farmi tanti problemi sul futuro, sul destino e su quello che mi attende; devo accontentarmi del presente, di quello che ho, della grande fortuna che ho, sperando solo che le persone che mi sono accanto oggi, possano essere con me anche in un domani. 
In fondo so che non smetterò mai di avere paura, di preoccuparmi del domani e forse è meglio così, perchè la paura mi permette di godermi meglio le cose, di assaporare  la vita in tutte le sue sfaccettature, di respirare e di vivere intensamente ogni attimo prezioso. Per cui non mi resta che buttarmi e vedere come va.

martedì 14 settembre 2010

Alone

Quanto vorrei andare via da qui.. anche solo per un pò, anche solo per un giorno. Staccare la spina, spegnere il mondo, vedere posti nuovi, girando senza meta. Alcune volte mi sento diversa, mi sento strana, scocciata. Mi sembra di avercela con il mondo intero, come Irene Grandi " Muoia sotto un tram, più o meno tutto il mondo." Che giornate di merda che mi capitano certe volte. Quando odio sentirmi così. Essere nervosa senza motivo, così di punto in bianco senza un motivo. E allora inizio a scrivere.. è l'unica cosa che riesca veramante a calmarmi. Butto giù due parole, che magari per qualcuno non hanno minimamente senso, e già mi sento meglio, come se parte della mia negatività l'avessi cacciata e intrappolata in qualche lettera. Però qualcosa resta, anche se in parte se ne è andata via, torna inevitabilmente a farmi visita. Torna un pò di malumore, tornano le risposte acide, e il respingere le persone che mi amano. Perchè quando sto così, è la cosa che mi riesce meglio purtroppo. E mi sento infinitamente piccola.

 

Have little faith in me.

Vi siete mai chiesti cosa ci riservi il destino? Cosa ci attende dopo la fine di ogni giorno? Cosa ne sarà di noi? Chi saremo, cosa vorremo, cosa avremo? Saremo felici? Realizzati? Vicini? Lontani? Ci saremo tutti o qualcuno ci avrà lasciati? Saremo sempre gli stessi? Nessuno può saperlo. In fondo siamo tutti viaggiatori con un biglietto di seconda classe verso una meta sconosciuta. Un'incognita X, la cui soluzione, nemmeno il migliore dei matematici saprebbe trovare. Siamo destinati ad essere degli allegri ignoranti del fato. Per fortuna, o per sfortuna a seconda dei punti di vista, eternamente ignari del domani, del poi e del "sarà".

Just Run.

Correre. Il vento ti sfiora delicatamente il viso, una brezza leggera ti agita i capelli, due cuffiette nelle orecchie e una nota sulle labbra. Corri. I piedi oramai fanno parte della strada e la strada fa parte di te. Non ti importa dove sei, dove andrai, chi sei o cosa vuoi. Corri. Non importa quale sia la meta, basta correre. Non importa essere vestita bene, non importa essere truccata: importa che sei fuori dal mondo. Corri. Non senti niente, non provi niente, il mondo è in stand-by e tu sei finalmente sola con te stessa. Corri. Il mondo intorno è solo sfondo e tu sei finalmente libera da tutto e tutti. Ti senti viva, ti senti forte, non senti nemmeno più la stanchezza, ma l'unica cosa che conta è correre finchè hai fiato in corpo, finchè ne senti il bisogno. Corri. E' un'altra dimensione, un'altra atmosfera in cui ci sei solo tu e la tua musica. Il mondo ora ti sembra così lontano, così distante, così innocuo. Corri. Non hai pensieri, la mente è sgombra da qualsiasi preoccupazione o affanno. Ti fermi. La corsa è finita. Il fiato inizia a cedere ed ora è tempo di ripremere play e di tornare a far parte del mondo.


lunedì 13 settembre 2010

Scrivere.


Penso che scrivere sia un diritto di tutti..e io in questo momento sento che tocca a me. Penso che tutti in fondo sentiamo il bisogno di scrivere..perché ci consente di dire tutto quello che pensiamo senza che nessuno ci possa interrompere..senza che la frenetica corsa del mondo ci impedisca di concludere il nostro discorso.
Penso che scrivere ci permetta di pensare meglio, di vivere meglio..e penso che alla fine tutti abbiamo voglia di imparare a farlo, solo che abbiamo  troppa paura.
Quando mi capita di avere una una giornata no, quando le parole non bastano, quando sento che devo buttare fuori tutto quello che mi scoppia dentro, prendo solo un pezzo di carta e una penna: è tutto quello di cui ho bisogno. Non so se per voi sia così, ma io adoro scrivere. E' un fiume di parole che ti scorre dentro, è un flusso di pensieri che ti attraversa, ti emoziona, ti carica e che devi per forza riversare in un foglio. E senti che non è mai abbastanza. Nella vita non dedichiamo mai abbastanza tempo agli altri, a riflettere, a noi stessi, ma penso che scrivere di noi, di quello che ci circonda, di quello che ci sconvolge, di quello che ci terrorizza, di quello che ci fa innamorare, di quello che ci apre il cuore..Beh credo modestamente che sia il migliore dei modi per usare il nostro tempo.